a) Il Rosario preghiera della famiglia e per la famiglia

Il 16 ottobre dell’anno 2002, Giovanni Paolo II pubblicava la lettera apostolica ROSARIUM VIRGINIS MARIAE all’interno della quale  propone una approfondita riflessione sul valore della preghiera del Rosario. In questa lettera apostolica il Papa offre interessantissimi spunti sia dal punto di vista storico che teologico e spirituale a riguardo di questa preghiera cara alla tradizione cristiana. Nelle conclusioni Giovanni Paolo II affida all’efficacia di questa preghiera due aspetti importanti : la pace e la famiglia e a tale riguardo scrive:
Preghiera per la pace, il Rosario è anche, da sempre, preghiera della famiglia e per la famiglia. Un tempo questa preghiera era particolarmente cara alle famiglie cristiane, e certamente ne favoriva la comunione. Occorre non disperdere questa preziosa eredità. Bisogna tornare a pregare in famiglia e a pregare per le famiglie, utilizzando ancora questa forma di preghiera.
Se nella Lettera apostolica Novo millennio ineunte ho incoraggiato la celebrazione della Liturgia delle Ore anche da parte dei laici nella vita ordinaria delle comunità parrocchiali e dei vari gruppi cristiani,(39) altrettanto desidero fare per il Rosario. Si tratta di due vie non alternative, ma complementari, della contemplazione cristiana. Chiedo pertanto a quanti si dedicano alla pastorale delle famiglie di suggerire con convinzione la recita del Rosario.
La famiglia che prega unita, resta unita. Il Santo Rosario, per antica tradizione, si presta particolarmente ad essere preghiera in cui la famiglia si ritrova. I singoli membri di essa, proprio gettando lo sguardo su Gesù, recuperano anche la capacità di guardarsi sempre nuovamente negli occhi, per comunicare, per solidarizzare, per perdonarsi scambievolmente, per ripartire con un patto di amore rinnovato dallo Spirito di Dio.
Molti problemi delle famiglie contemporanee, specie nelle società economicamente evolute, dipendono dal fatto che diventa sempre più difficile comunicare. Non si riesce a stare insieme, e magari i rari momenti dello stare insieme sono assorbiti dalle immagini di un televisore. Riprendere a recitare il Rosario in famiglia significa immettere nella vita quotidiana ben altre immagini, quelle del mistero che salva: l'immagine del Redentore, l'immagine della sua Madre Santissima. La famiglia che recita insieme il Rosario riproduce un po' il clima della casa di Nazareth: si pone Gesù al centro, si condividono con lui gioie e dolori, si mettono nelle sue mani bisogni e progetti, si attingono da lui la speranza e la forza per il cammino. ( Rosarium Virginis Marie n° 41)
Il Papa indica il Rosario come preghiera della famiglia e contemporaneamente la ritiene importante e utile per l’unità stessa della famiglia. Ma soprattutto il Pontefice rivolge un appello agli operatori di pastorale familiare affinché propongano con convinzione ed entusiasmo la preghiera del Rosario quale preghiera della famiglia.
b) Il Rosario un metodo per contemplare
Nello sviluppo della sua lettera il Pontefice riconosce che il Rosario resta un metodo valido di preghiera contemplativa ma che, proprio perché metodo, tuttavia può essere migliorato.
In effetti, esso non è che un metodo per contemplare. Come metodo, va utilizzato in relazione al fine e non può diventare fine a se stesso. Tuttavia, essendo frutto di secolare esperienza, anche il metodo non va sottovalutato. Milita a suo favore l'esperienza di innumerevoli Santi. Ciò non toglie, però, che esso possa essere migliorato. ( Rosarium Virginis Marie n° 28)
Per questo il Papa lancia una sfida rivolta anche alle famiglie di fronte ad una obiezione che potrebbe venire dai figli
Si può obiettare che il Rosario appare preghiera poco adatta al gusto dei ragazzi e dei giovani d'oggi. Ma forse l'obiezione tiene conto di un modo di praticarlo spesso poco accurato. Del resto, fatta salva la sua struttura fondamentale, nulla vieta che per i ragazzi e i giovani la recita del Rosario – tanto in famiglia quanto nei gruppi – si arricchisca di opportuni accorgimenti simbolici e pratici, che ne favoriscano la comprensione e la valorizzazione. ( Rosarium Virginis Marie n° 42)
Questo libretto nasce quindi dal desiderio di aiutare le famiglie a riscoprire il valore e la bellezza del Rosario come preghiera della famiglia e per la famiglia. Vuole raggiungere tale finalità  considerando gli attuali studi teologici, psicologici  e spirituali che in questi anni si sono sviluppati attorno al sacramento del matrimonio. Questi studi  si sono poi estesi alla famiglia donandole una nuova sensibilità anche a riguardo della importanza della preghiera familiare. Per questo, pur considerando la secolare esperienza a cui hanno attinto molti cristiani, proponiamo sostanzialmente due sviluppi alla struttura fondamentale  del Rosario per arricchire la recita di questa preghiera e favorirne la comprensione e la sua valorizzazione nella famiglia e nella esperienza di coppia.  

b) Il Rosario un metodo per contemplare

Nello sviluppo della sua lettera il Pontefice riconosce che il Rosario resta un metodo valido di preghiera contemplativa ma che, proprio perché metodo, tuttavia può essere migliorato.
In effetti, esso non è che un metodo per contemplare. Come metodo, va utilizzato in relazione al fine e non può diventare fine a se stesso. Tuttavia, essendo frutto di secolare esperienza, anche il metodo non va sottovalutato. Milita a suo favore l'esperienza di innumerevoli Santi. Ciò non toglie, però, che esso possa essere migliorato.
Per questo lancia una sfida rivolta anche alle famiglie di fronte ad una obiezione che potrebbe venire dai figli
Si può obiettare che il Rosario appare preghiera poco adatta al gusto dei ragazzi e dei giovani d'oggi. Ma forse l'obiezione tiene conto di un modo di praticarlo spesso poco accurato. Del resto, fatta salva la sua struttura fondamentale, nulla vieta che per i ragazzi e i giovani la recita del Rosario – tanto in famiglia quanto nei gruppi – si arricchisca di opportuni accorgimenti simbolici e pratici, che ne favoriscano la comprensione e la valorizzazione.
Questo libretto nasce quindi dal desiderio di aiutare le famiglie a riscoprire il Rosario come preghiera della famiglia e per la famiglia  ma vuole farlo però considerando gli attuali studi teologici e spirituali che in questi anni si sono sviluppati attorno al sacramento del matrimonio e che si sono poi estesi alla famiglia donando ad essa una nuova sensibilità anche a riguardo della preghiera familiare. Per questo, pur considerando la secolare esperienza a cui hanno attinto molti cristiani, proponiamo sostanzialmente due sviluppi alla struttura fondamentale  del Rosario per arricchire la recita di questa preghiera e favorirne la comprensione e la sua valorizzazione nella famiglia e nella esperienza di coppia